La competizione tra i giganti dell’automotive nel settore delle EV Cars è già iniziata. I problemi da risolvere nello sviluppo però restano tanti, e intanto il mercato principale resta quello con motori termici. In entrambi i casi, la migliore soluzione sul mercato ha un solo nome: One-Shot®. Ecco perché.
“Se continuiamo con questo ritmo, sarà molto dura”.
E avrebbe aggiunto – secondo quanto riporta Reuters – che se Volkswagen non si sbriga con il piano di elettrificazione farà la fine di Nokia. Sì, il gigante dei cellulari che ha poi perso la sfida degli smartphone.
Se a parlare è Herbert Diess, Ceo di VW, questa è più di una notizia.
Se Volkswagen è preoccupata per il futuro, ti fermi e rifletti.
In che direzione stiamo andando?
Proviamo a ricapitolare.
Il più grande costruttore al mondo – insieme a Toyota – di auto con motore termico vede nubi all’orizzonte.
Il mercato inizierà a chiedere auto elettriche e non più termiche? Forse.
E allora, per mantenere la leadership, VW si è impegnata in una sfida: riconvertire la società nel più grande produttore al mondo di auto elettriche.
Conseguenze? Una pioggia di investimenti e obiettivi decisamente ambiziosi: 22 milioni di auto elettriche vendute entro il 2028, che significherebbe raggiungere il 53% del mercato globale.
Intanto però Wood Mackenzie, società di ricerca e consulenza globale, ha rivisto decisamente al ribasso queste stime. La previsione è che entro quella data Volkswagen venderà intorno a 14 milioni di EV cars, superando di poco il 25% della quota mondiale.
Ecco perché c’è urgenza di accelerare. E non è neanche tutto.
Secondo il giornale tedesco Manager Magazin parte delle preoccupazioni di Diess potrebbero riferirsi anche alla ID.3, la prima elettrica per il mercato di massa di VW.
L’auto vera e propria è pronta, ma il software avrebbe ancora dei problemi e le consegne potrebbero essere in ritardo. Volkswagen ha ammesso il problema ma ha negato al momento ritardi nelle consegne.
CINA, OBIETTIVO LEADERSHIP MONDIALE NELLA MOBILITÀ ELETTRICA
Tutti conosciamo Volkswagen e la capacità del gigante tedesco di adattarsi, di vincere nuove sfide, di non seguire il flusso ma determinare la direzione del mercato. Essere l’esempio, appunto. Il benchmark.
Sono sicuro che riuscirà a raggiungere gli obiettivi che si pone.
Il problema è il tempo. E il tempo, effettivamente, stringe.
Il nostro mercato è in evoluzione. Cambiamento significa opportunità a disposizione di chi vuole inserirsi in questa composizione.
Nel 2018 e nel 2019 sono state vendute più auto elettriche in Cina che nel resto del mondo messo insieme.
Sei stato a Shenzen? Non c’è un posto migliore per toccare con mano questo fenomeno.
Parliamo di uno dei centri tecnologici cinesi, unica città al mondo ad avere autobus elettrici al 100%. Oltre a essere, peraltro, una delle prime municipalità a fissare un obiettivo per sostituire tutti i taxi a benzina con nuovi veicoli elettrici.
Coincidenza? Macché. Shenzhen ospita BYD, uno dei maggiori produttori di veicoli elettrici su scala globale.
Hai già capito.
In campo è scesa la Cina, il più grande mercato automobilistico al mondo. Lo ha fatto con un obiettivo molto chiaro: diventare il primo produttore di EV Car.
Beh, ti sarai accorto che non ci sono auto di fabbricazione cinese sulle strade di New York, Tokyo, Francoforte, Parigi, Roma o Seul.
I più grandi costruttori automobilistici globali sono altrove. Sfidarli sul loro campo costerebbe tantissimo tempo e denaro.
“Ok, in trasferta è dura. Allora giochiamocela su un altro campo, e facciamo che diventi il nostro”, devono avere pensato gli amici cinesi.
Entro il 2025 si stima che saranno circa 80 le case automobilistiche di Pechino in scena sul mercato automotive globale, con una produzione tra i 2,5 e i 5 milioni di auto elettriche.
Ecco perché Volkswagen ha necessità di accelerare i tempi. Nel farlo, si scontra con due grossi problemi.
LIMITI E INTOPPI NELLO SVILUPPO DELLE EV CARS
I cambiamenti climatici in atto ci costringono ad agire. A cambiare. A farlo in modo concreto, deciso e soprattutto rapido.
Mi chiedi se l’opzione full electric è percorribile? Certamente!
Come ben sai però, ad oggi, presenta una serie di inconvenienti:
- Alti costi, scarsa autonomia, problematico smaltimento delle batterie, necessita di strutture per la ricarica, etc. Sono tutte cose che conosci già, inutile ribadirle ulteriormente.
- Insistono dubbi sulla sostenibilità di questo modello di mobilità. Il problema è legato alla notevole quantità di energia utilizzata nell’estrazione e nella lavorazione di litio, cobalto e manganese che sai benissimo essere materie prime fondamentali per la produzione di batterie per auto elettriche.
- L’abitudine dei consumatori ad utilizzare le auto a motore termico va tenuta in forte considerazione, considerata la nuova crescita segnata dal mercato nel 2019
Francamente? Penso che l’elettrico possa essere il futuro.
Intanto, però, il pianeta coniuga il tempo al presente.
E oggi, diciamocelo, lo sviluppo delle EV Cars è ancora indietro. Sia dal punto di vista dello sviluppo sia da quello della REALE sostenibilità ambientale.
IL MERCATO PRINCIPALE RESTA QUELLO DEI MOTORI TERMICI
Facciamo così.
Qualunque sia la nostra opinione sul futuro delle EV Cars, poco importa.
Restiamo all’attualità e ai dati oggettivi: ancora per diversi anni il mercato principale sarà quello a motore termico.
Sai bene cosa richiede il mercato sempre con maggiore urgenza. Gli obiettivi sono quelli conosci bene e che probabilmente sono anche i tuoi.
- RIDUZIONE DEI COSTI
- PRODUZIONE PIÙ VELOCE
- COMPONENTI PIÙ LEGGERI
- MINORI EMISSIONI
Esattamente ciò che garantisce il Metodo One-Shot®, il metodo più veloce al mondo per produrre componenti auto.
La partita è ancora qui, e continuerà ad esserlo chissà per quanto tempo ancora.
Sai cosa penso? Che il mercato ci chiede di camminare su due binari contemporaneamente.
Ottimizzare la produzione, intanto. E nel frattempo progettare anche il futuro.
MOTORE TERMICO O EV CAR: UN SOLO METODO TI PERMETTE DI NON RESTARE INDIETRO
Se i tuoi obiettivi sono cose come:
- Ciclo produttivo fino al 900% più veloce e produttività aumentata del 300%
- Costi ridotti e performance commerciali sul budget
- Minori emissioni, componenti più leggeri e riciclabili in linea con Horizon 2020
Allora posso dire senza timore di smentita che One-Shot® è il metodo di produzione migliore che tu abbia mai provato.
L’unico Metodo che garantisce il raggiungimento degli obiettivi di budget, tempo ciclo, alleggerimento e riciclabilità che ti hanno fissato (e che continuando a seguire la metodologia tradizionale, priva di innovazione da decenni, non otterrai mai).
Come lo fa?
Racchiudendo in un solo metodo all-in-one tutti i passaggi di produzione tradizionali.
L’ulteriore (grande) vantaggio è che One-Shot® è già pronto per il futuro elettrico.
Ti spiego subito perché facendoti un esempio riferito all One-Shot® Aeroshield, il componente sottoscocca industrializzato sulle Fiat 500.
Non necessitando di rivetti in alluminio che rischiano di assorbire o riflettere le scariche elettrostatiche facilmente avrà spendibilità sui nuovi modelli elettrici e allo stesso tempo risponde alle più moderne esigenze di sostenibilità.
Le ultime ricerche del Reparto di Ingegneria dell’Innovazione di SAPA procedono infatti verso un’ottimizzazione dei processi produttivi e, allo stesso tempo, propongono l’utilizzo di nuovi materiali bio-compositi che possono rispondere alle esigenze del mercato zero waste, che richiede auto più leggere e meno inquinanti.
È il cuore del progetto LIFE BIOBCOMPO attraverso il quale SAPA, insieme a CRF, FCA e SOPHIA e con il sostegno dell’Unione Europea entro il 30 giugno 2021 ridurrà di 1,23 kg l’emissione di CO2 per km.
Se anche tu non vuoi più essere frenato dai problemi legati alla metodologia tradizionale di produzione ed essere pronto alla svolta elettrica ti consiglio di compilare il form a fondo pagina.
Se anche tu vuoi ottenere facilmente la migliore soluzione disponibile sul mercato per risolvere i problemi cui l’automotive cerca una risposta e allo stesso tempo prepararti al meglio alla futura svolta elettrica, compila il form a fondo pagina.
A presto,
Giovanni Affinita
General Manager e Membro del Consiglio di Amministrazione SAPA