Premio Angelo Affinita: ecco le foto della premiazione all’università Federico II di Napoli!

Perché è importante investire nei giovani e dare spazio alla ricerca, anche in un momento di crisi economica?

Ho scritto molto sul Premio Angelo Affinita. Era la prima edizione, ed era un’iniziativa che ho sentito fin da subito davvero importante. Puntare sui giovani, dare loro il giusto riconoscimento per il duro studio e il duro lavoro di ricerca.

E finalmente è arrivato il giorno tanto atteso della premiazione.

Dopo mesi di dura selezione fra tutte le migliori tesi nel campo automotive, arrivate da tutta Europa. Ti confesso che la soddisfazione è stata grande anche per me.

È stata una bella emozione vedere dal vivo i volti dei vincitori, non più filtrati dal freddo schermo del monitor del computer o dello smartphone, ma in carne d’ossa.

Ma cosa rappresenta davvero il Premio Angelo Affinita? Perché lo abbiamo indetto?

Ecco, sono domande che voglio condividere con te.

Durante l’evento ho potuto parlare con i tre ragazzi vincitori, ma anche gli imprenditori, ricercatori e professori che hanno partecipato alla prima parte della premiazione, presentando i loro progetti di ricerca, o le loro esperienze di vita.

E la cosa che più mi ha colpito è stata questa: tutti hanno usato lo stesso concetto per descrivere il Premio Angelo Affinita. Hanno compreso, e condiviso, a pieno quello che sia SAPA che la Fondazione Angelo Affinita volevano trasmettere.

Seguimi bene, perché è un concetto importante.

Tutti si sono soffermati sull’opportunità che dava il Premio, cioè vivere un’esperienza di competizione positiva basata sulla ricerca e sull’eccellenza.

L’occasione di vedere tanti sforzi ripagati, anche in un contesto italiano che non è non proprio favorevole, e non soltanto quindi sulla borsa di studio in sé e per sé (che ha comunque la sua importanza, intendiamoci).

E io sono fiero di far parte di questo progetto, che replicheremo anche il prossimo anno. Forse in una veste ancora più importante: stiamo infatti pensando di finanziare un intero triennio di tesi di dottorato o di mettere in competizione fra loro i migliori team di studenti di tutte le università europee.

Sicuramente ti terrò informato, sarà un’iniziativa molto bella.

Tornando alla premiazione, l’abbiamo suddivisa in due parti: una di conferenza pura, dove gli studenti che hanno partecipato all’evento hanno potuto ascoltare l’esperienza di professori, imprenditori, e ricercatori che si sono messi in gioco in attività imprenditoriali o che hanno partecipato a realizzare un prodotto di eccellenza in un’azienda, per poi presentarlo sul mercato, e l’altra di premiazione in sé e per sé.

Voglio riportarti i passi più importanti:

Un esempio è stata l’esperienza della nostra Sofia Lanzillo, R&D Specialist in SAPA:

Sofia infatti fino a qualche anno fa, era una studentessa della facoltà di ingegneria chimica della Federico II di Napoli, e noi abbiamo avuto il piacere di portarla nel nostro team di ricerca e sviluppo, facendo incontrare quindi le dinamiche pratiche aziendali, con quelle teoriche dell’università.

Sofia ci ha presentato la sua esperienza di lavoro, come si è approcciata al meglio nei colloqui, e i progetti tecnici puramente ingegneristici che fino ad ora ha avuto l’opportunità di sviluppare in SAPA.

Oppure l’intervento dell’imprenditore Amedeo Giurazza, CEO di Vertis Sgr:

Amedeo invece ha portato ad esempio la sua azienda, che mette in collegamento giovani Start Up con fondi di investimento, scommettendo su idee innovative e portandole sul mercato.

Queste sono state le sue parole sul Premio Angelo Affinita:

“Questo tipo di iniziativa me è molto importante, perché dà fiducia ai giovani che vengono premiati per il loro merito, ancora prima di entrare nel mondo del lavoro, posso competere presentando le proprie idee di ricerca ed imprenditoriali. Il rapporto impresa-università deve essere sicuramente sviluppato ulteriormente, perché l’Italia rispetto ai principali Paesi del mondo, è ancora molto indietro.”

Poi l’interessantissima presentazione dell’azienda Megaride, spin off accademico di Flavio Farroni, dottore di ricerca in Federico II

Ecco il suo commento sull’evento:

“Ritengo che questo tipo di premiazione sia importante, aldilà della somma di denaro che questo tipo di borsa di studio può consentire, sul fatto stesso che possa alimentare il network dei ragazzi. È capitato anche a me in passato di ricevere riconoscimenti del genere, e quello che maggiormente ne ho tratto, è che il mio nome fosse accostato a quelle discipline che ho studiato, in questo modo il fatto stesso che i ragazzi siano associati ad un grande gruppo come SAPA, farà in modo di poter alimentare in maniera consistente la loro rete di conoscenze professionali e scientifiche”

Le parole di Amedeo e di Flavio rispondono bene alla domanda che ci siamo fatti da subito: perché è così  fondamentale e necessario investire in ricerca e nei giovani?

Perché lo scopo di ogni azienda è di innovare il proprio settore, di competere in un contesto sano.

E questo è possibile solo grazie al contributo che una nuova generazione può dare: attraverso nuove idee, nuovi progetti, o semplicemente con i propri contenuti teorici in un contesto diverso.

Ma ora, veniamo alla premiazione in sé e per sé. Questi sono stati i tre ragazzi vincitori della prima edizione del Premio Angelo Affinita, e faremo in modo che siano i primi di una lunga serie.

Nell’aula magna Massimilla della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli, i 22.000 euro del Premio Angelo Affinita sono stati così suddivisi:

1° PREMIO pari a € 10.000: Paolo Vecchione, con la tesi: “Laminati compositi autorinforzati a base di poliammidi”

1° PREMIO pari a € 10.000: Paolo Vecchione, con la tesi: “Laminati compositi autorinforzati a base di poliammidi”
1° PREMIO pari a € 10.000: Paolo Vecchione, con la tesi: “Laminati compositi autorinforzati a base di poliammidi”

 

2° PREMIO pari a € 7.000: Rossella Arrigo, con la tesi: “Nanocompositi a base polimerica ad elevate prestazioni: funzionalizzazione e immobilizzazione di nanostrutture”

2° PREMIO pari a € 7.000: Rossella Arrigo, con la tesi: “Nanocompositi a base polimerica ad elevate prestazioni: funzionalizzazione e immobilizzazione di nanostrutture”
2° PREMIO pari a € 7.000: Rossella Arrigo, con la tesi: “Nanocompositi a base polimerica ad elevate prestazioni: funzionalizzazione e immobilizzazione di nanostrutture”
  • 3° PREMIO pari a € 5.000: Filippo Camisani, con la tesi: “Generazione di dati di resistenza a frattura di materiali compositi a matrice polimerica termoplastica per il settore “automotive”
3° PREMIO pari a € 5.000: Filippo Camisani, con la tesi: “Generazione di dati di resistenza a frattura di materiali compositi a matrice polimerica termoplastica per il settore “automotive”
3° PREMIO pari a € 5.000: Filippo Camisani, con la tesi: “Generazione di dati di resistenza a frattura di materiali compositi a matrice polimerica termoplastica per il settore “automotive”

Ti condivido volentieri anche una piccola gallery di immagini dell’evento. Un’aula piena di giovani, una bella occasione da ripetere.

A presto,

Giovanni Affinita
Chief Sales Strategist e membro del Consiglio di Amministrazione di SAPA

 

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